Andrano (LE) – Arcidiocesi di Otranto
Chiesa ex Convento di San Domenico

Confraternita dell’Immacolata

A gloria dell’Immacolata, nel servizio dei fratelli.

Partecipazione al Raduno delle Confraternite dell’Arcidiocesi di Otranto per il Giubileo dell’Anno Santo 2025

Presenza viva dal 1778…

La Confraternita dell’Immacolata di Andrano: un Secolare Percorso di Fede e Comunità

La Confraternita dell’Immacolata di Andrano affonda le sue radici nel lontano 9 dicembre 1778, data del rescritto con cui il re di Napoli Ferdinando IV ne sancì l’istituzione. Il riconoscimento canonico giunse successivamente, il 5 maggio 1926, con il decreto dell’Arcivescovo di Otranto Mons. Carmelo Patanè. Il primo secolo di vita e attività della Congregazione rimane in parte velato dall’ombra, a causa della scarsità di documenti negli archivi ecclesiastici.

Tuttavia, una preziosa “memoria” del 1837, redatta dal Priore della Congregazione per l’Arcivescovo di Otranto Mons. Vincenzo Andrea Grande e oggi custodita nell’Archivio Diocesano, squarcia il velo sulle origini della Confraternita. Il documento rivela che la sua prima sede fu la cappella di Santa Lucia. Successivamente, nel 1794, la crescita del numero dei Confratelli rese imprescindibile il trasferimento presso la chiesa del soppresso Convento di San Domenico. Qui, i membri trovarono il loro fulcro per la pratica religiosa, dedicandosi con fervore al culto di Maria Santissima Immacolata, di Santa Lucia e di San Domenico. Un impegno primario era riservato alle liturgie, con la partecipazione obbligatoria alle solenni processioni nella Chiesa Parrocchiale e al pio ufficio del trasporto delle spoglie dei fratelli defunti.

Ancora oggi, come allora, l’appartenenza alla Confraternita si manifesta nell’indossare l’abito distintivo: per gli uomini, un candido camice, una mantellina di raso azzurro con l’immagine della Madonna Immacolata sul lato sinistro e una cintura azzurra; per le consorelle, una medaglia con nastro azzurro. Durante le processioni, le insegne della Congregazione sfilano come simboli tangibili di una fede condivisa e viva.

… nella pastorale della parrocchia

Grazie alla lungimirante gestione delle quote associative e dei risparmi, le diverse amministrazioni che si sono succedute hanno costantemente arricchito e preservato l’antica chiesa del convento, divenuta la dimora definitiva della Confraternita.

In tempi più recenti, sotto la guida degli ultimi Priori, la Confraternita ha intrapreso numerose iniziative che ne testimoniano la vibrante vitalità: dai meticolosi interventi di restauro e manutenzione della chiesa del Convento e del nuovo cimitero, all’organizzazione di significativi pellegrinaggi; dalla partecipazione attiva ai Raduni Diocesani, Provinciali e Nazionali, alla promozione di stimolanti Convegni di Studio in collaborazione con l’Università del Salento; dall’organizzazione di suggestivi concerti d’organo, all’emozionante allestimento del Santo Sepolcro durante la Settimana Santa.

Un aspetto fondamentale che la Confraternita continua a coltivare con impegno è la carità verso le persone bisognose, sostenendo iniziative di aiuto e solidarietà nella comunità locale.

Accanto alle imprescindibili attività religiose canoniche, che vedono la partecipazione alle celebrazioni liturgiche parrocchiali e alle esequie dei confratelli, spicca l’organizzazione dei sentiti festeggiamenti religiosi e civili in onore dell’Immacolata e la partecipata Santa Messa per Santa Rita da Cascia.

Queste iniziative riflettono un impegno costante nel custodire la preziosa eredità religiosa e nell’aprirsi con dinamismo a nuove forme di dialogo culturale e spirituale, proiettando la Confraternita verso il futuro con rinnovato fervore.